Coscio d'agnello

La tradizione Pasquale a Roma

Roma, durante la Pasqua, si veste a festa per questo evento religioso molto importante per i cristiani, in cui si celebra la resurrezione di Cristo.

Oltre all’evento religioso, però, la Pasqua a Roma ha un’antica e lunga tradizione culinaria ed è un’occasione speciale in cui le famiglie si riuniscono a tavola per gustare piatti della tradizione romana.

La colazione Pasquale


Si inizia dalla colazione Pasquale, che è composta da piatti che vanno dal dolce al salato ed è molto abbondante, perché secondo la tradizione cristiana con essa si celebra la fine del digiuno e la rinascita.

Tra gli alimenti principali abbiamo sicuramente le uova sode, che sono simbolo di resurrezione e, tradizione vuole, che vengano dipinte per aggiungere un tocco di colore e vivacità alla tavola. Questa usanza ha radici molto lontane: gli antichi romani coloravano le uova di rosso, poi le seppellivano nei campi affinché augurassero un buon raccolto.

Nella colazione Pasquale romana, tra i salumi, la regina è sicuramente la corallina. È una tradizione medievale, legata al fatto che la macellazione del maiale si realizzava a dicembre e raggiungeva il perfetto grado di stagionatura durante il periodo Pasquale.

La corallina, a Pasqua, fa coppia con la pizza di Pasqua, un lievitato soffice e saporito composto da parmigiano, pecorino, uova, farina, che viene preparata anche nella sua variante dolce.

Ma, tra i dolci protagonista indiscussa è la colomba, che viene decorata con mandorle e zucchero a velo; è il tipico dolce pasquale perché simboleggia la pace e la vita eterna. Insieme alla colomba abbiamo anche le uova di cioccolato, che vengono regalate ad adulti e bambini con all’interno una sorpresa tutta da scoprire.

Il pranzo Pasquale

Ma ora, passiamo al pranzo Pasquale romano e qui i piatti principali non sono da meno.

Tra le portate che non possono mai mancare abbiamo sicuramente l’abbacchio, che richiama l’agnello sacrificale della tradizione ebraica. Può essere servito arrosto, al forno o in umido, con contorno di patate al forno o carciofi alla romana.

Un altro piatto a cui i romani non rinunciano a Pasqua, è la coratella con i carciofi. È uno dei piatti basati sul quinto quarto, cioè le interiora degli animali. Ad utilizzarlo per primi furono i “vaccinari” del mattatoio di Testaccio, che iniziarono a cucinare queste parti meno pregiate per non sprecarle.

Tra colazioni abbondanti e pranzi sontuosi, la Pasqua a Roma è un’esperienza che celebra l’identità e la storia della città eterna. è un momento da non perdere  per chiunque voglia immergersi nell’autentica cultura romana durante le festività pasquali.

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Buona Pasqua!